Orrori Da Gustare


Leggevo in questi giorni un post su Dissapore che mi ha fatto tornare in mente i bei tempi in cui sul canale satellitare Discovery veniva trasmessa la serie Bizarre Foods with Andrew Zimmern che, è inutile dirlo, non mancavo mai di vedere col mi babbo....
Questa serie, di cui inserisco in coda vari video che perlappunto avevo visionato in questi giorni, ha per protagonista un Moderno viaggiatore Gastronomo/Gastronauta che al grido "Se vi sembra buono, mangiatelo" gira il mondo assaggiando tutti i prodotti più tipici del luogo dove si trova...
In fin dei conti è anche ciò che faccio io nel mio piccolo...
Ma finchè si parla di coccodrillo, canguro o emù o addirittura Barramundi come ho fatto in Australia, va bene...
Il problema è che lui non si ferma di fronte a nulla: cuori di cobra, larve varie, bachi e bacarozzoli, nutrie, pipistrelli della frutta e praticamente qualsiasi cosa sia pressoché commestibile... O almeno giudicato tale dagli abitanti locali...
In america viene ancora trasmesso su Discovery Travel & Living, mentre in italia per adesso è tutto fermo...
Comunque le puntate sono facilmente trovabili sui maggiori host video come Megaupload e Hotfile...
Quindi cosa dire...





Alla scoperta della Vitis Hellenica TAURASI DOCG CAMPANIA Verticale “Salvatore Molettieri”



Riprendono le rinomate verticali della nostra delegazione di Siena con il primo esclusivo appuntamento dedicato alle eccellenze dei vini campani in collaborazione con Enoteca Italiana.

Venerdì 18 marzo 2011, ore 18:30
presso Enoteca Italiana, Fortezza Medicea
Piazza Libertà 1, Siena


 PROGRAMMA DEGUSTAZIONE
TAURASI Docg 2006 “Vigna Cinque Querce”
TAURASI Docg 2005 “Vigna Cinque Querce” 
TAURASI Docg 2004 “Vigna Cinque Querce”
TAURASI Docg Riserva 2005 “Vigna Cinque Querce”
TAURASI Docg Riserva 2004 “Vigna Cinque Querce”
TAURASI Docg Riserva 2003 “Vigna Cinque Querce”
TAURASI Docg 2001 “Vigna Cinque Querce”
TAURASI Docg 1996 “Vigna Cinque Querce”
TAURASI Docg 1992 “Vigna Cinque Querce

A seguire, sarà servita una cena in abbinamento, con vini della stessa azienda, preparata dallo chef Alberto Degortes del Ristorante “Millevini”, Fortezza Medicea, Bastione San Francesco.



La degustazione e la cena sono da considerarsi unico pacchetto.
Prezzo complessivo € 43,00. Le prenotazioni si effettuano inviando una e-mail a: delegato.siena@aistoscana.it oppure telefonando ai numeri 0577/40334 o 336/706763 e si chiuderanno al raggiungimento di n° 40partecipanti.


Franco Beve: 2 Grandi Toscani

L'APPARITA 1992 - CASTELLO DI AMA

Da quando inizi a versarlo nel calice capisci di essere di fronte ad un vino straordinario.
Un rosso rubino intenso senza cedimenti di sorta, una vivacità cromatica sorprendente per un vino oramai alla soglia dei vent'anni.
Senza avventurarsi in descrizioni iperboliche, i profumi sono freschi ed elegantissimi, la bocca è sontuosa, la persistenza infinita, segnata da una scia minerale che non vorresti mai sfumasse e che ti obbliga a berne ancora, e ancora, finché la bottiglia lentamente si svuota.

LE PERGOLE TORTE 1985 - FATTORIA DI MONTEVERTINE

Anche qui il colore di un bellissimo rosso rubino, soltanto un po' meno intenso, com'è giusto che sia, visto che si parla di un sangiovese in purezza (contrapposto ad un merlot in purezza). Troviamo la stessa vivacità cromatica, ancor più sorprendente visti i 7 anni in più.
Anche in questo caso non trovo le parole. I profumi sono ampi ed elegantissimi, la bocca è tesa e freschissima, il gusto sembra non lasciarti mai.
Forse il più grande Sangiovese che abbia mai bevuto.

Sono due vini che ti danno la sensazione di aver fermato il tempo e ti domandi
quanto ancora a lungo potranno emozionarti come adesso. Credo ancora per
molto.

Due grandi vini chiantigiani fra i grandi del mondo.


Frank

Birra DEUS, "Brut de flandres"

Oggi vi voglio parlare di un prodotto molto particolare: una birra.
Ma come ho detto una birra molto particolare.


Il suo nome è Deus, viene fatta in Belgio (e in Francia... ma poi dopo approfondiremo...) dall'azienda Bosteels.
Cosa è che la contraddistingue da una comune Birra?
Il procedimento... infatti la sua produzione avviene in Belgio seguendo le classiche regole della birra di qualità ed è proprio qui che avvengono la prima e la seconda fermentazione in tini di acciaio con speciali lieviti selezionati.
A questo punto però cosa avviene?
La produzione viene spostata in Francia dove viene avviata una TERZA rifermentazione in bottiglia secondo le meccaniche classiche dello Champagne... con tanto di Remuage fatto a mano e Degorgement!
Solo allora, dopo aver aggiunto il liqueur d'expedition come prassi, dopo aver sostato ancora un po' in bottiglia, viene messo in commercio...
Ed è qui che interveniamo noi che, dopo una visita al nostro Pub (nonché importatore di birre) preferito TNT (loc.Bibbiano - Buonconvento - Siena), abbiamo deciso di acquistare e degustare per il compleanno di Franco il suddetto prodotto, proprio come fosse un vero Champagne o comunque un nettare affine!
Ed ecco qui ciò che ne pensiamo:

Il colore si presenta giallo dorato con una lieve opacità forse dovuta ai lieviti, bollicine abbastanza intense, abbastanza persistenti e abbastanza fini.
Al naso appare sin da subito intenso, complesso e fine.
Col passare dei minuti si evolverà lasciando trasparire uno spettro aromatico di livello con riconoscimenti floreali (un fiore di camomilla fresco pregiatissimo), erbacei (su tutte una nettissima buccia di pomodoro), speziate (spezie dolci, finocchietto selvatico), fragranti (crosta di pane, lieviti e burro di malga).
Andando poi finalmente ad assaggiarlo possiamo dire che la birra è:
Secca, calda, abbastanza morbida;
Fresca, abbastanza sapido.
Il prodotto è sicuramente di corpo e con un bell'equilibrio.
Infine possiamo dire che anche in bocca è intenso, persistente e fine.
C'è un'ottima corrispondenza e anche ai massimi livelli tra le sensazioni nei 3 passaggi quindi non posso che definirla Armonica.
Il voto finale non può che essere alto... sicuramente almeno intorno ai 90 (ad essere bassi).

Marco

Gmail Backup: Salviamo il nostro lato geek

DOTTORE!!!! Mi sveglio la notte e sogno che il mio account google è stato rubato, cAnCeLlAtO, DISTRUTTO!!! AAARGH....
Non c'è problema... da oggi c'è Gmail Backup!


Ho saputo di questo programmillo da HwFiles e ho voluto riportarvelo viste le recenti vicissitudini di questo utilissimo sistema cloud...
(per chi non lo sapesse... alcuni utenti nei giorni scorsi non solo non sono riusciti ad accedere alla mail, ma una volta dentro... la hanno trovata completamente vuota!!!! AHHHH! BRIVIDO TERRORE RACCAPRICCIO!!!!)
Pur rimanendo un pagliativo... che dire... proviamolo... altrimenti ci sono altri metodi è vero... tra cui uno di cui vi parlerò prossimamente... solo dopo averlo testato... Mail Fetcher (direttamente da google...)

Vino Nuovo - Pratiche Antiche: Il Traibo della Cantina Novelli


Sono venuto in questi giorni a conoscenza di questa iniziativa della Cantina Novelli che mi è parsa meritevole e degna di essere segnalata.
Il 16 Marzo uscirà sotto il nome di Traibo un Trebbiano Spoletino (quindi DOC) prodotto
con le uve provenienti dal più bel vigneto maritato all’acero dell’intera valle spoletana, composto da piante prefillossere, tra gli 80 e i 100 anni, che hanno “vissuto” le due Guerre Mondiali
Continuando a citare il "Buon" Ginger & Tomato:
L’uva prodotta da queste piante straordinarie, veri e propri alberi, ha caratteristiche speciali. Anzitutto perché, per selezione naturale, sono sopravvissuti solo i ceppi migliori, che oggi possiedono apparati radicali profondi, che rendono la pianta meno soggetta alle oscillazioni climatiche. Inoltre, a 3 metri di altezza dal suolo, le uve si trovano in condizioni ottimali, ben esposte ai raggi solari e protette dall’umidità del terreno. Questo permette di condurre le uve a perfetta maturazione, vendemmiando alla fine di novembre, ai primi segni di appassimento, ancora in perfetto stato di sanità.
Che sia vero non lo potremo certo dire fino alla degustazione, ma di per certo il tutto è molto curioso ed interessante! E soprattutto...Da provare!!!!

Marco Degusta: Grauer Burgunder Beerenauslese 2007 di Michael & Hans W. Fleisher - Magonza

Siamo a Magonza (Mainz) che come cita Wikipedia, l'enciclopedia libera:
Magonza (in tedesco Mainz, in francese Mayence) è una città di 196.102 abitanti della Germania occidentale situata alla confluenza dei fiumi Meno e Reno, capoluogo del Land della Renania-Palatinato. Sede di un'università e di una diocesi cattolica, è molto nota per il suo carnevale.
Ma a noi effettivamente, pur essendo questo il periodo giusto, in questo caso ci interessa poco il carnevale... Piuttosto, siccome quella zona è ricca di valli coltivate a vigneti che producono degli ottimi vini fruttati rinomati in tutto il mondo (altra citazione da "La Guida della Germania - Germania Ovest") e siccome un mio carissimo amico (grazie infinite Enrico!), quasi un fratello per me, mi ha portato per Natale il vino in oggetto, lo andiamo a degustare dopo due brevi parole sull'azienda.

La Famiglia Fleisher produce vino a Magonza oramai da 250 anni (precisamente dal 1742), una tradizione assodata quindi che come vedremo da ottimi risultati. I loro 20 ha sono distribuiti lungo valli laterali del fiume Reno rivolte a Sud, quindi in condizioni ideali per la coltivazione sia delle uve bianche che rosse, che grazie anche ai terreni rocciosi e sabbiosi maturano molto lentamente producendo aromi varietali intensi.
Da sottolineare secondo me è la loro filosofia: Poco è Più (Less is More) che si può riassumere suppergiù così: Meno grappoli in vigna = più qualità nel prodotto finale.

Ma bando alle ciance: iniziamo la degustazione...

Il vino si presenta limpido, di un colore giallo paglierino dai tenui riflessi verdolini (segno molto probabilmente della presenza di una spiccata acidità) e consistente (le lacrime scendono molto molto lentamente, indice della presenza importantissima di glicerina).
Al naso possiamo rilevare come il vino preferisca puntare sulla finezza delle suoi riconoscimenti piuttosto che sull'impatto olfattivo; lo possiamo infatti definire abbastanza intenso e abbastanza complesso/complesso con non troppi riconoscimenti, ma sicuramente ben definiti.
Di conseguenza possiamo giustificare la sua finezza con l'eleganza dei riconoscimenti, primo fra tutti la frutta, secca e appassita (sembra quasi di avere sotto il naso dei gherigli di noce sotto miele), miele di acacia e spezie dolci come cannella (sicuramente un passaggio in barrique), ma anche anice stellato e note smaltate.
Andiamo adesso ad assaggiarlo:
Dolce, caldo, morbido - Fresco, abbastanza sapido. Di corpo. Buon equilibrio gustativo.
La freschezza e la morbidezza molto presenti oltre a premiare l'equilibrio del prodotto stanno sicuramente ad indicare l'attacco da parte di una muffa nobile in vigna.
Continuiamo con l'esame gusto-olfattivo e troviamo una piacevole corrispondenza anhùche qui con una buona intensità e persistenza.
Il prodotto sembra non voler mai scivolar via dalla bocca.
Il vino è fine. Maturo (non migliorerà ancora molto pur avendo dalla sua ancora una spiccata acidità)
Tendente all'armonia.


Scion: Porto Taylor Fladgate pre-phylloxera 1855

Questa la butto solo lì...
Stamattina leggevo questo articolo...
Scion su Snooth
Sinceramente la cosa che mi ha colpito di più non è che esiste un porto del 1855 e neppure le note degustative...
Ma che qualcuno abbia la voglia di spendere 3200 dollari per assaggiarlo!!!!
Poi, per carità, deliziosa la storiella della famiglia che si è tramandata le botti di padre in figlio per due secoli...
Ma interessanti soprattutto in questo articolo sono i consigli sulle varie annate dell'ottimo Porto dell'ottimo produttore Taylor Fladgate (in breve consigliata la giovanissima 2007 e quelli invecchiati 10 o 40 anni anche se non proprio convenienti come prezzo...)

Ah...già... la Biblioteca del Brivido....


Una leggenda narra di un signore (tale Stevenlob credo???) che un giorno ha deciso di aiutare tutti i patiti del FANTASTICO (a presto la definizione...) pubblicando a cadenze periodiche dei libri, prima di Horror, poi anche di Avventura, Narrativa, Fantasy e Fantascienza.
Dove sta la bellezza di questa raccolta?
Forse che sono tutti in Italiano? In vari formati?? Facilmente rintracciabili sul Mulo (per chi lo usa...)??? Che sono tutti correlati di sintesi e copertina???? Che molti di questi libri sono fuori commercio, fuori catalogo, introvabili e rarissimi?????
Eh sì... Forse proprio questo...
Inoltre il bel signorotto decise un giorno di far partire dei progetti correlati...
Ad esempio addirittura decise di prendere tutti i racconti di Weird Tales tradotti in italiano (mai in volume unico ma in raccolte sparse, variegate e più o meno discutibili, ma comunque quasi sempre fuori catalogo...) e ricreare i volumi originari...
Purtroppo un giorno per problemi personali che non sappiamo (o meglio, IO non conosco...) il nostro eroe decise che la sua avventura era volta a termine e con un messaggio di saluto abbandonò noi poveri suoi devoti fans...
Ma I MITI NON MOIONO MAI!
ecco qua qualche link all'uopo...
Biblioteca del Brivido su Ipersphera (tra l'altro blog meraviglioso pieno di ebook italiani e non solo...)
Ipersphera

Calibre: Come amministrare i propri ebook

Avete scaricato tutta la Biblioteca del Brivido???
INTERA????
A parte il fatto che secondo me siete completamente pazzi.... per amministrare il tutto e raccapezzarvici non potete che utilizzare il miglior ebook manager sulla rete...
Stiamo parlando di un programmillo chiamato perlappunto CALIBRE
http://calibre-ebook.com/
Cosa c'è da dire? Innanzitutto che è multipiattaforma (win, mac e LINUX...), supporta quasi tutti gli Ereader, può convertire in quasi tutti i formati, può mettere in rete i propri book per consultarli da ovunque anche tramite wifi...
E SOPRATTUTTO... E' GRATIS!!!

Ricetta della Settimana: Pasta Madre - Segreti e Misteri di un Capolavoro da tramandare...

Oggi leggevo un articolo sull'importanza nella lievitazione e panificazione della pasta madre e così mi sono ricordato di quando alla Prova del Cuoco il "compianto" Beppe Bigazzi (credo fortunatamente sia ancora su Alice per chi ha il satellite...) parlò di un panificio in lunigiana (mi sembra...) che si tramandava il "lievito" da generazioni...
Ecco: questo lievito è la famosa Pasta Madre.
Ma che cos'è nello specifico?
Da Wikipedia
Il lievito naturale, chiamato anche lievito acidopasta acidalievito madrepasta madre e crescente, è un impasto di farina e acqua acidificato da un complesso di lieviti e batteri lattici che sono in grado di avviare la fermentazione. A differenza del cosiddetto lievito di birra, il lievito naturale comprende, tra i lieviti, diverse specie di batteri lattici eterofermentanti ed omofermentanti del genere Lactobacillus. La fermentazione dei batteri lattici produce acidi organici e consente inoltre una maggiore crescita del prodotto e una maggiore digeribilità e conservabilità.
Uno pensa: bene, bravi... e allora? Che ci fo io?
Pizza, pane fatto in casa... dolci.... Vi sembra poco??? e non mi dite che nessuno di voi ha tempo di fare i semplici passaggi necessari ad ottenerla...
Comunque per tutti voi curiosi vado ad indicarvi un po' di link dove trovare tutto nei dettagli...


Ricetta Rapida
Foto-ricetta passo passo




Magic Boss Key

Un altro post geek dai nostri amici di geekissimo....
Magic Boss Key (su Geekissimo)
Un programmillo che potrebbe risultare utile anche a noialtri....
Se spunta il capo alle spalle...
alt+control+x+c+v+e+r+f+g e tutto scompare....
o forse una sequenza un po' più facile che ne dite????
ancora devo vedere se è portable, se non lo è.... peggio....
ma sempre utilizzabile...
aspetto pareri...

Franco Beve

Franco Beve: Corton-Charlemagne 2002 di Bonneau du Martray

Franco Beve

Corton-Charlemagne 2002 di Bonneau du Martray

Un profumo di rovere fresco, boisée, come direbbero i Francesi, apre e domina lo spettro olfattivo.
Con un po' di pazienza, che sempre dovremmo avere di fronte a certi vini, l'aria e la temperatura lo distillano, il boisée si fa da parte e lascia il posto ad un bellissimo agrumato che s'intreccia con note floreali e minerali meno intense, ma sempre molto eleganti, il tutto a disegnare un quadro di grande finezza e freschezza. Non un accenno di evoluzione.
Ma è In bocca che il vino manifesta tutta la sua classe: teso, minerale, profondo, perfettamente equilibrato, con una persistenza lunghissima.
Un grande vino da un terroir d'eccezione e figlio di un'annata stupenda. Un vino ancora in divenire e destinato a regalare emozioni per molti anni.

Il Corton-Charlemagne identifica un vigneto Grand Cru, solo per il bianco, della Cote de Beaune.
Il vino che vi si produce è caratterizzato da freschezza e mineralità decise e può invecchiare come un grande rosso. Difficilmente troveremo l'opulenza e la grassezza di un Meursault o di uno Chassagne-Montrachet o di un Puligny-Montrachet. Siamo più vicini ad uno Chablis Grand Cru.
Bonneau du Martray è un'azienda storica ed il suo Corton-Charlemagne è costantemente ai vertici qualitativi di questa prestigiosa Appellation. 





Nuova Rubrica: FRANCO BEVE

Andiamo da oggi a pubblicare una nuova rubrica.
In collaborazione col mio doppio-collega (filiale e sommelier) Franco Righi inauguriamo:

FRANCO BEVE
come prima boccia stappata:  Corton-Charlemagne 2002 di Bonneau du Martray

Corton-Charlemagne 2002 di Bonneau du Martray


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