Palato: un racconto di Roald Dahl

Ieri mi sono imbattuto quasi per caso in questo racconto splendido che credo descriva al meglio tanti dei miei colleghi...
Lo pubblico con una lieve vena polemica, ironica... forse anche auto-ironica... chissà...
Qualcuno probabilmente se continuasse a leggere il mio blog se ne potrebbe addirittura risentire...
Ma tanto non credo che lo legga ancora...

  Palato


Che ne pensate?
Vi ci riconoscete?
O ancora, conoscete qualcuno che si atteggia in tale modo?
Pensate sia cambiato tanto il mondo dei Sommelier dal 1979 ad ora? (a parte il fatto che è il 21/06 di quello stesso anno è nato il fenomeno dal palato e dal naso finissimo che vi scrive su queste pagine???)
Per chi non conoscesse il libro, infine, un piccolo estratto da Ibs:
.: Note :.
I racconti di Roald Dahl sono perfetti meccanismi narrativi, piccole bombe che esplodono immancabilmente in finali sorprendenti e spiazzanti. Il punto di partenza è la normalità - incontri occasionali, piccole scommesse, gesti comuni - che proseguono per una decina di pagine attraverso ambienti, personaggi, situazioni in sé gustose, ma apparentemente scontate. Ed ecco, nell'ultima pagina, nell'ultima frase, spesso addirittura nell'ultima riga, il ribaltamento, l'irrisione, la beffa e soprattutto l'imprevisto: che puntualmente riesce a strappare al lettore una risata amara, crudele, ma proprio per questo liberatoria.

Buona Lettura

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